martedì 11 settembre 2012

Un Caffè con Dante. Originale iniziativa a Fermo
Lui è un medico: un gran medico e un grande umanista. Di quelli che curano il corpo, con attenzione però allo spirito e all'anima. Di quelli che, accanto al ricettario, allo sfigmomanometro, al fonendoscopio, tiene sulla scrivania la Divina Commedia. Di quelli che mentre ti visita recita a memoria un canto dell'Alighieri.

Di quelli che a notte tarda, dopo una giornata sfibrante di visite, dialoghi, consulti, scrive poesie contaminato da uno sfolgorante tramonto o da un'alba cristallina.
Giovanni Zamponi da Fermo è così. Ottima preparazione scientifica, nutritissima preparazione classica. E più legge Dante e più capisce gli uomini. La sua passione è contagiosa. In farmacia, dove si reca per esigenze professionali, lo conoscono come il medico poeta; in strada, quando passeggia solitario, chi lo incontra lo saluta chiedendogli dell'ultimo sonetto. E lui non si nega. Tanto contagiosa la sua passione che alcune persone gli hanno chiesto di prendere un Caffè... con Dante. Un caffè, proprio un caffè, tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. E' nata così l'idea di un incontro pomeridiano, il venerdì alle 16:30: un gruppetto di adulti e lui: il medico-umanista. Si sorseggia la bevanda fumante e si ascoltano terzine, cominciando rigorosamente dal primo canto dell'Inferno (ora sono arrivati al IV). Il dr Zamponi lo recita tutto dando una spiegazione minima (il tutto  per non più di 20-25 minuti). L'incontro non ha sede fissa, sinora il quartiere generale è stato un bar di piazzale Azzolino.
Il divin poeta fu un esule e itinerante sarà anche il luogo di riunione. Intanto ieri a Ravenna, in occasione del 691° anniversario della sua morte, è stata lanciata l'idea del Treno di Dante, da Ravenna a Firenze, via Faenza, 130 km di binari e poesie.

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